Gianni Rusconi | Il Sole 24ore

Gli over 65 hanno voglia di continuare a viaggiare, esplorare, dedicare il tempo libero alle proprie passioni. E per fare questo sono disposti ad aprire senza troppi problemi il portafoglio. Tanto. Secondo i dati Istat elaborati da Lattanzio M&E e presentati in occasione della Borsa Italiana del Turismo, la spesa turistica (servizi ricettivi e di ristorazione) degli italiani in età “silver” è stimabile in circa 5 miliardi di euro l'anno e a tale cifra si devono aggiungere ulteriori 7 miliardi per attività di ricreazione, spettacoli e cultura. Non meno rilevante l'impatto economico dei turisti senior stranieri, che vale altrettanti 5 miliardi di euro e vede in testa alle presenze per Paese (stime LM&E su dati Banca d'Italia) Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti nell'ordine.

Come intercettare un target esigente e numeroso

Cifre vertiginose, insomma, che confermano lo stato di ottima salute di un segmento in costante crescita, considerato non a caso dagli addetti ai lavori come una grande opportunità di sviluppo per il mercato turistico e in modo particolare per i tour operator e gli albergatori. Questi ultimi – come ha osservato Daniela Ameri, direttrice di Altraeta.it (magazine online dedicato alla community degli over 50), sono in particolare chiamati “a mettere a punto strategie innovative per rispondere a un target molto esigente”. E molto numeroso. Gli over 65enni europei, nel 2017, costituivano circa il 20% della popolazione attiva, mentre in Italia erano il 23%, per circa 14 milioni di persone; entro il 2050 la fetta di viaggiatori/consumatori nostrani è destinata ad ampliarsi ulteriormente per arrivare a quota 20 milioni nel nostro Paese, pari al 35% della popolazione, rispetto a una media Ue che invece si fermerà sotto il 30%.

Quali attività preferiscono i “silver tourist” in vacanza? La ricerca Lattanzio M&E evidenzia come (citando dati Eurostat) il 75% degli over 65enni italiani trascorre le proprie vacanze nel nostro Paese, il 38% fa visita a familiari e amici; il 30% circa preferisce il contatto con la natura e un'identica percentuale le mete culturali e il relax fra sole e sole e spiaggia, mentre il 15% punta decisamente sul wellness. La prima scelta dei “silver” stranieri che arrivano in Italia, invece, è senza dubbio l'arte e la cultura (voce indicata dal 69% del campione) ma non è trascurabile l'attenzione verso l'offerta enogastronomica. La parola d'ordine, per tutti, è customizzazione: il viaggiatore senior (il 30% di questi vive solo) costruisce la propria vacanza anche in funzione di servizi in grado di garantirgli il massimo della comodità per ciò che concerne spostamenti, assistenza sanitaria ed abitudini alimentari.

Offerte “tailor made”

Analizzando gli sviluppi futuri della cosiddetta “silver economy”, Luca Cuzzocrea, responsabile scientifico di Lattanzio KIBS Monitoring & Evaluation, ha sottolineato come “i dati oggi disponibili ci raccontano di persone silver sempre più in salute, sempre più digitalizzati e sempre più propensi a trascorre il loro tempo libero in vacanza, ma anche sempre più esigenti. E queste esigenze vanno intercettate, studiate e soddisfatte, per fa sì che questa categoria di clienti possa essere, per il settore turistico, il volano di una nuova età dell'oro”. Ciò che operatori del travel e strutture ricettive dovranno insomma raggiungere (e da subito) è un livello di servizio dedicato a un target sempre più desideroso di una vacanza “tailor made”. Ne è convinto anche Walter Vassallo, amministratore delegato e fondatore di Letyourboat, startup ligure che ha promosso il concetto di “bed&boat”, ossia la possibilità di dormire in barca ormeggiati nelle Marina. “Quando abbiamo ideato la nostra piattaforma abbiamo pensato di rendere accessibile l'esperienza di vivere il mare da una nuova prospettiva, anche a chi ancora non ha provato quest'emozione ed è in cerca comfort, innescando un cambio di paradigma nell'offerta turistica attraverso un concetto di ospitalità innovativo, fruibile 365 giorni l'anno”. Anche per un viaggiatore over 65.

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