Ezio Lattanzio, Marianna Guastamacchia, Massimo Giacomelli | Teme

Il Bilancio Sociale per il consolidamento della Governance nell'Ente Pubblico

Il tema della rendicontazione a cittadini e portatori di interesse dei risultati dell’azione pubblica negli ultimi anni è diventato oggetto di particolare attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni. 
La Riforma amministrativa da una parte, con la sua spinta verso modelli di gestione orientati ai risultati e, dall’altra, l’attuale situazione di risorse calanti contrapposte ad aspettative crescenti, rende sempre più stringente la necessità di “rendere conto”, in maniera trasparente ed aperta, delle scelte di politica pubblica. 
Rispetto a queste esigenze, gli strumenti di Programmazione, Bilancio e Controllo formali si sono rivelati inadeguati, per cui il ricorso a sistemi di rendicontazione non codificati e non obbligatori, in primo luogo i Bilanci Sociali, si sta affermando nelle Pubbliche Amministrazioni come strumento efficace per misurare e comunicare i risultati dell’azione amministrativa. 

Su questo terreno sono già numerose le sperimentazioni avviate che, tuttavia, appaiono molto diversificate per scelte di base, opzioni praticate, modelli e strumenti utilizzati: una varietà di percorsi, metodologie e strumenti (Bilancio Sociale, Bilancio di Mandato, Bilancio di genere etc.) che testimonia il grande entusiasmo con cui le Pubbliche Amministrazioni si stanno avvicinando ai temi della rendicontazione sociale, ma anche la mancanza di un approccio comune e di una “visione” condivisa su obiettivi e finalità degli strumenti.

Oggi, dopo le prime esperienze, l’esigenza fondamentale per le Pubbliche Amministrazioni è quella di superare i limiti della fase pionieristica: • scarsa integrazione dei processi di rendicontazione sociale nei cicli di Programmazione e Controllo; • scarsa integrazione con gli indirizzi strategici dell’ente; • approccio segmentato e unidirezionale (comunicazionale, organizzativo, rendicontativo, etc.).

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